lunedì 27 settembre 2010

A Fiumicino arrestati poliziotti-narcotrafficanti, lo sdegno di Soldà


Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “Questi soggetti infangano la divisa che portano”


“Quanto accaduto porta con sé sicuramente una nota di rammarico dovuta al fatto che qualcuno tra le forze dell’ordine va controcorrente infangando la divisa che porta”. Così Roberto Soldà, vicepresidente dell’Italia dei Diritti, commenta l’arresto per narcotraffico di un poliziotto della Polaria di Fiumicino e di due finanzieri in servizio presso lo stesso aeroporto. I tre, arrestati nell’ambito di un’indagine su un presunto traffico di droga dall’Ecuador, sono stati rinchiusi nel carcere di Regina Coeli. Un quarto elemento, un poliziotto in pensione, è scappato rendendosi irreperibile. “Meno male che tra la forze dell’ordine ci sono persone che hanno restituito il giusto valore alla divisa che indossano – continua Soldà –. Come in tutte le situazioni esistono mele marce, anche se sarebbe sbagliato generalizzare. È importante aver fermato un carico di droga che altrimenti sarebbe stato immesso sul mercato generando ulteriori vittime, quindi non posso che esprimere la mia soddisfazione per il lavoro encomiabile di quanti ogni giorno tutelano i valori della legalità e della giustizia. Per contro – conclude il rappresentante del movimento presieduto da Antonello De Pierro – ritengo che chi veste una divisa e viene coinvolto in questo tipo di reati dovrebbe avere una pena ancor più severa”.

mercoledì 22 settembre 2010

Animali maltrattati ai Castelli Romani, interviene l’Italia dei Diritti


Il responsabile per la provincia di Roma dell’Italia dei Diritti, Brunetto Fantauzzi e il responsabile per la Tutela degli Animali, Marco Di Cosmo, condannano tali comportamenti e auspicano un maggiore rispetto e asprezza delle sanzioni

Roma – Nuovo caso di maltrattamenti perpetrati ai danni di animali all’interno del Parco dei Castelli Romani. A sollevare la questione, l’operazione di indagine portata avanti dalle guardie eco-zoofile di Roma, che dopo alcuni accertamenti eseguiti presso una rinomata struttura agrituristica di Velletri, hanno rilevato gravi irregolarità sullo stato di detenzione di diversi animali, tra i quali cavalli, conigli, papere, maiali e cani. Immediata la reazione del movimento extraparlamentare Italia dei Diritti attraverso le dichiarazioni rilasciate dal responsabile per la provincia di Roma, Brunetto Fantauzzi: “Mi rendo conto che nessuna sanzione potrà ripagare i maltrattamenti compiuti sugli animali. La vicenda colpisce non solo per le disumane condizioni in cui versano le bestie, ma anche perché la salvaguardia di questi esseri viventi si riflette sulla qualità dell’ambiente in cui viviamo. Le sanzioni sono necessarie, i controlli devo essere allargati a tutto il territorio della provincia. Chi decide di prendere con sé un animale – afferma deciso Fantauzzi – si deve impegnare per tutta la vita, è un contratto d’onore che deve essere rispettato”.
Dello stesso avviso Marco Di Cosmo, responsabile per la Tutela degli Animali del movimento presieduto da Antonello De Pierro: “Accadimenti del genere sono un ulteriore conferma di come l’equazione agriturismo-animali, di fatto non implica il benessere di quest’ultimi. Le azioni di marketing promosse dalle strutture che fanno di cavalli e cani il loro vessillo, celano in realtà brutali violenze. Mi auguro che i colpevoli vengano multati salatamente, che si arrivi al più presto al ritiro della licenze delle attività illegali e al sequestro degli animali al fine di trovar loro una sistemazione ricettiva alla riabilitazione. Ci dobbiamo convincere – conclude Di Cosmo – che tutti gli animali soffrono e vivono come noi esseri umani, e pertanto necessitano dello stesso rispetto”.

martedì 13 luglio 2010

Arrestata dirigente Asl RM-H per tangenti, sdegno della Orefice


La viceresponsabile per la provincia di Roma dell’Italia dei Diritti: “Episodio che testimonia come la corruzione si annidi spesso tra le cariche dirigenziali”

“Credo che questo ennesimo episodio dimostri come sono sempre le alte cariche dirigenziali a sguazzare bene nell'illegalità a scapito dei dipendenti e degli utenti”. Questo il secco commento della viceresponsabile per la provincia di Roma dell’Italia de Diritti, Loredana Orefice, in seguito all’arresto per corruzione aggravata di Patrizia Sanna, dirigente del servizio informatico della Asl RM-H, che avrebbe incassato tangenti da un'impresa informatica viterbese, la Isa, per assicurare a quest’ultima svariati milioni di euro di forniture e prestazioni tecnologiche. Questa pessima gestione avrebbe indebitato la Asl a danno dei dipendenti che sarebbero ancora in attesa del saldo dell' incentivo 2008, di quello relativo al 2009 e dell' acconto dell' incentivo per l’anno 2010, nonché dell’erogazione dei buoni pasto in arretrato di ben 17 mesi nonostante le proteste dei sindacati. Chiosa l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro: “Questi soggetti di dubbia moralità conoscono bene i sistemi per muoversi tra le maglie dell’illecito e anche come si può giustificare subito il rientro del bilancio per il piano regionale per i troppi debiti accumulati. Mi auguro che si faccia luce sulla vicenda e che chi debba rispondere del male apportato paghi le conseguenze pienamente e fino in fondo, risarcendo i danni arrecati alle casse della Asl”.

lunedì 5 luglio 2010

A Roma Italia dei Diritti parte civile in eventuale processo a Zaccai

Il presidente del movimento Antonello De Pierro: “Elettorato politicamente leso”

Roma, 5 luglio 2010 – “Nel caso il Gip dovesse rinviare Pier Paolo Zaccai a giudizio, la sezione provinciale romana dell'Italia dei Diritti si costituirà parte civile in quanto rappresentanza di un elettorato politicamente leso”. Con queste parole Antonello De Pierro, presidente del movimento nazionale, annuncia una clamorosa azione nell'ambito dello scandalo sul consigliere provinciale del Pdl ricoverato poche notti fa presso l'ospedale Grassi di Ostia a seguito di un festino a base di sesso con transessuali e cocaina. “Al di là dei gusti personali di Zaccai, su cui non voglio entrare in merito, dacché sulle frequentazioni private del singolo cittadino, sia esso un politico o meno, nessuno può arrogarsi il diritto di esprimere giudizi – ha spiegato De Pierro –, ciò che mi sconvolge è l'allargamento a macchia d'olio dell'uso di cocaina nel mondo politico e istituzionale. Non è ammissibile che i rappresentanti delle istituzioni diano un esempio così sbagliato, non solo per l'uso in quanto tale di cocaina, ma soprattutto per il fatto che l'eventuale acquisto di polvere bianca, sia esso diretto o indiretto, alimenta l'attività criminale e il mercato a essa associato. Per quanto detto – conclude De Pierro – intendiamo portare avanti la proposta di prevedere test obbligatori antidroga per i politici e per tutte le categorie professionali che svolgono un importante ruolo sociale”.

venerdì 23 aprile 2010

Romena stuprata a Velletri, la condanna di Fantauzzi


Il responsabile per la provincia di Roma dell’Italia dei Diritti: “ Ignobile approfittare della disponibilità di una ragazza”

Roma, 23 aprile 2010 - “Un episodio che grida vendetta e non può essere sottaciuto, bensì va pubblicamente condannato”. Questo il commento del responsabile provinciale di Roma dell’Italia dei Diritti Brunetto Fantauzzi, in merito alla notizia di una violenza sessuale perpetrata a una ragazza romena da un connazionale a Velletri. La donna, invitata a prendere un caffè, giunta in casa del proprio aguzzino è stata stuprata. L’arrivo dei coinquilini ha fermato l’aggressione ma l’uomo ha minacciato di uccidere la propria vittima, se avesse parlato. L’uomo è stato poi denunciato insieme ai propri coinquilini, accusati di favoreggiamento per aver affermato alle forze dell’ordine che lo stupratore non abitava in quell’appartamento.
“Si tratta dell’ennesima violenza consumata tra le mura domestiche ai danni di una donna inerme, la cui disponibilità - prosegue l’esponente del movimento fondato da Antonello De Pierro - è stata fraintesa e sfruttata. La più feroce condanna va espressa - conclude Fantauzzi - non solo nei confronti di chi commette questi crimini, ma anche di chi omertosamente tace lasciando impuniti gli autori materiali”.

giovedì 18 marzo 2010

Possibili ronde contro la criminalità a Fiumicino, il parere di Fantauzzi


Il responsabile per la provincia di Roma dell’Italia dei Diritti: “La Prefettura intervenga a garanzia della pubblica sicurezza”

Roma - “I cittadini non possono sostituirsi alle forze dell’ordine, le istituzioni devono essere garanti della pubblica sicurezza”. E’ questo il commento di Brunetto Fantauzzi, responsabile per la provincia di Roma dell’Italia dei Diritti, alla lettera inviata dal sindaco di Fiumicino Mario Canapini al Prefetto di Roma. Il primo cittadino, infatti, a fronte dei vari episodi di microcriminalità accaduti negli ultimi mesi, lamenta l’annosa mancanza di forze dell’ordine sul litorale laziale. Di conseguenza, sembrerebbe che sempre più persone si stiano associando in ronde non autorizzate. “In questo modo – spiega Fantauzzi - si rischia di creare ulteriori episodi di caos”. Considerando che ci sono solo settanta unità di vigilanza per settantamila abitanti, Fantauzzi conclude:“Siamo di fronte ad un situazione generata dalla carenza di personale e dalla pigrizia legislativa che impedisce di prendere provvedimenti al riguardo, sollecito le istituzioni, in particolare la Prefettura di Roma, ad intervenire a garanzia della sicurezza del cittadino”.

lunedì 15 marzo 2010

Incendio in locale a Roma, il commento di Girlando

Il viceresponsabile capitolino dell’Italia dei Diritti: “È necessario un controllo del territorio”

“Questo triste episodio evidenzia come vi sia una mancanza di controlli su locali considerati ludici da parte delle forze dell’ordine”. Queste le parole di Giuliano Girlando, responsabile romano dell’Italia dei Diritti, in merito all’incendio originato da un cortocircuito in un seminterrato adibito a locale nel quartiere San Giovanni a Roma, che ha portato alla morte di 4 persone a causa di un’uscita di sicurezza non funzionante.

“I controlli nei singoli quartieri sono ancora insufficienti – continua Girlando – e vi è la necessità di un maggior ascolto da parte delle istituzioni dei problemi che vengono sollevati dai cittadini, dal momento che più volte gli abitanti del quartiere si erano lamentati dello stato del locale e della confusione che ogni sera proveniva dallo stesso. Laddove non c’è rispetto delle leggi e delle norme di sicurezza primarie, si mettono in pericolo numerose vite umane. È necessario che vengano effettuati continui accertamenti da parte delle forze di polizia – termina l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – perché ogni gestore di locale pubblico adotti e applichi le disposizioni vigenti in materia”.

giovedì 11 marzo 2010

Casa di riposo illegale a Rocca di Papa, il commento della Nieddu


La viceresponsabile per il Lazio dell’Italia dei Diritti chiede maggiore controllo sociale


Roma – “Ritengo molto grave che gli anziani debbano essere sempre più spesso vittime di vicende così spiacevoli, chiedo per questo maggiore controllo sociale”. Commenta così Anna Nieddu, viceresponsabile per il Lazio dell’Italia dei Diritti, la scoperta da parte degli uomini della Polizia di Stato di Marino, di una casa di riposo illegale in un’abitazione di Rocca di Papa.
“Mi meraviglio – continua la Nieddu – di come l’attività illecita di queste persone possa essere passata inosservata anche in un piccolo centro abitato”. All’interno della struttura priva dei permessi sanitari e amministrativi, vivevano sei anziane con problemi di deambulazione. Gli agenti, inoltre, hanno rinvenuto nel seminterrato della casa dei medicinali che senza alcuna autorizzazione venivano somministrati dal personale alle pazienti. “Le famiglie stesse - spiega la Nieddu - non devono sottovalutare le gravi conseguenze di episodi come questo, non bisogna agire con leggerezza e nei casi in cui è necessario affidare i nostri cari a strutture di questo tipo, bisogna prendere adeguate informazioni. Allo stesso modo – conclude Anna Nieddu - chiedo alle istituzioni maggiore vigilanza rispetto ad illeciti del genere in crescita anche nei centri più piccoli”.

martedì 9 febbraio 2010

Ancora morti per colpa di pirati della strada, lo sgomento di Galassetti


Il viceresponsabile per la provincia di Roma dell’Italia dei Diritti: “Provo molto dolore quando i media ci trasmettono notizie di drammatici incidenti stradali che, in larga misura, potrebbero essere contenuti”.



Roma – “Altre morti, altri lutti, altre famiglie distrutte” è il commento costernato del viceresponsabile per la provincia di Roma dell’Italia dei Diritti Tullio Galassetti, in riferimento agli incidenti stradali avvenuti la scorsa notte nei pressi di Roma: quattro le persone coinvolte di cui due decedute e due che versano in gravissime condizioni, travolte da auto pirata sulle strade di Artena e Pomezia.

“Nel nostro Paese si fa molta prevenzione sia attraverso corsi nelle scuole, sia attraverso opere di sensibilizzazione promosse dai vari enti locali ma, – afferma Galassetti – non si spendono soldi per risistemare le strade, i marciapiedi, l’illuminazione nei quartieri periferici. Il taglio dell’ICI, per altro mai completamente rimborsato dal Governo centrale, ha causato enormi problemi erariali agli enti locali che, talvolta, si sono trovati in deficit proprio nei capitoli di bilancio riguardanti i lavori pubblici. L’ipocrisia del sistema politico italiano, e in particolar modo dell’attuale governo di centro destra, raggiunge il suo apice nel momento in cui si lanciano grandi campagne di prevenzione sulla sicurezza stradale e poi si tagliano i fondi dal bilancio nazionale per le forze dell’ordine. Forse non tutti si ricorderanno dello sciopero indetto dai sindacati di polizia che si è concretizzato nella manifestazione tenutasi a Roma lo scorso 28 ottobre. In quella occasione l’allarme lanciato, soprattutto dal Segretario Generale del Siulp Felice Romano, fu quello del rischio del collasso di un sistema. In Italia, chi si occupa di sicurezza si trova talvolta privo delle risorse necessarie per riparare i veicoli o, più semplicemente, per rifornirli di carburante. Per non parlare poi della carenza di organico nella quale i distretti sono costretti ad operare”.

“Sono convinto – continua l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – che talvolta la follia umana, o lo sballo di una serata con gli amici, possa condurre a tragici epiloghi, ma sono altresì certo che molto spesso, questi eventi, potrebbero essere evitati se ci fossero più controlli e se, congiuntamente, vi fosse più manutenzione pubblica”.

“Mi domando – conclude Galassetti – se sia possibile presidiare le strade senza mezzi né agenti. E ancora: è immaginabile riparare le strade, curarne l’illuminazione e la manutenzione senza fondi in bilancio? Più semplicemente: si può fare sicurezza senza essere convinti di poterla fare?”.